All' inizio di ottobre, il Ministro Tommaso Padoa-Schioppa ha illustrato al Senato le Legge Finanziaria per il 2008, una manovra complessiva di 18,5 miliardi di euro che seguiremo da vicino nel suo iter parlamentare. Una delle maggiori novità concerne l' ICI. Oggi, coloro che abitano nella casa di propria proprietà, beneficiano di una riduzione dell' ICI di almeno 103,29 euro. Ogni Comune può innalzare tale riduzione fino a 259,23 euro. La Legge Finanziaria 2008 introduce un' ulteriore riduzione dell' ICI, pari all' 1,33 per mille della base imponibile e fino ad un massimo di 200 euro, per coloro il cui reddito individuale lordo annuo non supera i 50.000 euro. Lo sconto massimo potrà arrivare fino a 303,29 euro. La misura dovrebbe consentire di risparmiare qualche denaro a quel 96,6% degli italiani, che, stando ai dati ISTAT, non superano i 50.000 euro lordi annui. In base ai dati 2006, dovrebbero risultare di fatto esenti dall' ICI il 35-40% degli immobili.
Ma come reagiranno i Comuni che vedono ridursi la loro principale fonte tributaria? I Comuni potrebbero reagire in due modi: riducendo le spese e migliorando l' efficienza, oppure aumentando l' ICI (ovvero tagliando la riduzione ICI di competenza comunale), fino a vanificare, in un certo numero di casi, gli effetti delle novità introdotte nella Finanziaria 2008. Durante la campagna elettorale fu Silvio Berlusconi a lanciare, a sorpresa, la proposta di abolire l' ICI, probabilmente in un disperato tentativo di recuperare consensi dopo una legislatura disastrosa e con tutti i sondaggi che lo davano sconfitto. Da parte sua, Romano Prodi aveva duramente criticato quella proposta, con parole che meritano di essere ricordate:
"Berlusconi è proprio un bel tipo: mangia sempre in casa d' altri, prendendo le case di proprietà delle Regioni e dei Comuni, adesso tirando via le imposte i cui benefici devono andare ai Comuni, ma non c' è assolutamente la copertura (...) sarebbe meglio che mettesse a posto i Ministeri dove ha creato dei buchi terribili e non ci sono neanche i soldi per la benzina e le fotocopie".
[Dal Corriere della sera del 4 aprile 2006]
Autore: Rosario Mastrosimone - Fonte originale: Sostenibile Blogosfere.
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